C’è tempo fino al prossimo 16 marzo per presentare la certificazione unica (Cu) 2023, l’attestazione dei redditi che ha sostituito il vecchio modello Cud e che serve per certificare i compensi a titolo di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, corrisposti nel periodo d’imposta 2022.
La Certificazione Unica 2023 può essere presentata:
Nel primo caso, ecco un vademecum sulle istruzioni da seguire per una corretta presentazione.
In particolare, i dati da esporre nella Certificazione Unica 2023 riguardano:
Il sostituto d’imposta che trasmette certificazione, dovrà per prima cosa procedere con la compilazione dei dati anagrafici.
Nello specifico, il soggetto che rilascia la certificazione deve riportare al suo interno:
Di seguito bisognerà indicare i dati anagrafici, il codice fiscale, il domicilio fiscale al 1° gennaio 2022 ed, eventualmente, il domicilio fiscale al 1° gennaio 2023 del contribuente.
Nella sezione “Dati fiscali” andranno poi indicati:
Infine, dovranno essere indicati i dati previdenziali e assistenziali relativi alla contribuzione versata o dovuta all’INPS o agli altri enti previdenziali.